Nella notte di venerdì 13 giugno Israele ha iniziato una serie di attacchi contro l’Iran con bombardamenti a postazioni militari, siti nucleari e diverse città tra cui la capitale Teheran. Il premier israeliano Netanyahu ha dichiarato che questi attacchi rappresentano l’inizio di una guerra contro l’Iran che sta rispondendo con mezzi militari inferiori. Dopo la guerra genocida a Gaza e in Cisgiordania, gli attacchi e i bombardamenti in Libano, in Siria e nello Yemen, questa nuova guerra è un’ulteriore tappa dell’escalation della prepotenza militarista di Tel Aviv. Infatti il governo Netanyahu è ormai senza freni e con le sue forze armate – da sempre rifornite dai paesi occidentali – vuole costruire con guerre e massacri una Grande Israele, un progetto criminaleLeggi Tutto

Pubblichiamo la mozione di solidarietà con la popolazione di Gaza, che è stata approvata dai collegi docenti dell’IIS Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo nel Mugello (FI) e dell’ISS Balducci di Pontassieve (FI), per chi voglia farla propria e eventualmente proporla. Il dramma che sta vivendo la popolazione di Gaza non può e non deve lasciare indifferenti. In questo anno e mezzo la logica genocida dello Stato israeliano e quella speculare di Hamas (responsabile del massacro del 7 ottobre e che considera irrilevante il numero dei palestinesi uccisi) hanno già provocato oltre 50 mila vittime, di cui più di 15 mila bambini, nel silenzio ipocrita della comunità internazionale che ancora oggi continua a fornire armi e sostegno ai belligeranti e aLeggi Tutto

Marco Lombardi, compagno de La Comune e delegato Rsu FP Cgil, è stato aggredito mercoledì 28 maggio nel piazzale davanti alla sede Inps nel quartiere Eur di Roma. Insieme a una nostra compagna diffondeva i volantini della Cgil per il Sì ai 5 referendum dell’8-9 giugno e il nostro giornale, quando è stato apostrofato in malo modo e offeso da una persona che stava arrivando in sella a una moto; nel momento in cui Marco chiedeva spiegazioni di tale atteggiamento gli è stato sferrato un violento pungo sul petto. Alla reazione di autodifesa da parte di Marco, l’aggressore, prima è sceso dalla moto e ha tentato di avventarsi contro Marco per poi scagliargli contro il cavalletto di legno in cui eranoLeggi Tutto

Sabato scorso tre giovani hanno perso la vita per una banale lite, uccisi da coetanei che hanno sparato colpi di pistola in un’affollata serata nel centro di Monreale.Anche nei piccoli centri, anche per le strade di Palermo si diffondono e si utilizzano con spavalderia armi che uccidono, si moltiplicano risse e violenze che si scatenano per motivi davvero futili.Non si può morire in modo così insensato. Bisogna reagire, non ci basta il lutto né la paura.Bisogna fare attenzione e sentirci tutte/i responsabili. Bisogna discutere, farci forza, unirci:Tra giovani che amano la vita e vogliono difenderla, che vogliono essere diversi. La nostra vita non è un videogame, la vita delle persone conta.Tra genitori preoccupati: perché si educhi al rispetto e alla cura,Leggi Tutto

Con Papa Francesco se ne va l’ultimo gigante tra i potenti della Terra. In effetti sembra strano metterlo nel mucchio: paragonarlo con i dominatori insensibili ed insaziabili, strumentali e distanti, spesso incapaci e non perciò meno prepotenti. Bergoglio da un punto di vista personale e pastorale è apparso diverso: basti pensare alla profonda umanità manifestata verso fratelli e sorelle che soffrono ed emigrano nel mondo, eppure non ha mai preso le distanze dal mondo dei potentati oppressivi. Per quanto abbia sinceramente professato e praticato bontà verso gli ultimi, viaggiando molto per testimoniare la sua vicinanza, non ha voluto né potuto infrangere la gabbia dell’istituzione che guidava. La prova più clamorosa è certamente l’atteggiamento patriarcale ed oppressivo manifestato verso il genere femminile,Leggi Tutto

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato dell’associazione 3 Febbraio Nella rete di spionaggio attraverso il software Paragon è finito anche don Mattia Ferrari: il cappellano di Mediterranea Saving Humans, impegnato nell’accoglienza e tra le voci più autorevoli in Italia nel denunciare le condizioni nei lager libici, ha ricevuto una notifica che lo informava di essere sotto “sofisticato attacco sostenuto da attività governative non meglio identificate”. Prima di lui la stessa sorte era toccata anche a Luca Casarini e Beppe Caccia, rispettivamente fondatore e armatore dell’Ong.Che interessi ha il governo italiano? Perché si ostina a intercettare chi si impegna nella solidarietà? Il disegno è chiaro: da anni è in atto una criminalizzazione contro le Ong e chi salva le vite in mare. PeraltroLeggi Tutto

Denunciamo gli atti di vandalismo e le scritte omofobe e denigratorie che per la seconda volta in un mese, tra dicembre e gennaio, sono apparse davanti al Cassero di Bologna sede di Arcigay. E’ il frutto malato del clima velenoso e retrivo che imperversa nella società patriarcale decadente in cui viviamo e che foraggiato anche dalle destre, alimenta odio e intolleranza, razzismo e maschilismo e spesso sfocia in violenza come quella che ha colpito due ragazzi a Roma la notte di Capodanno, o anche i molteplici casi di molestie e violenza contro le donne. In questo clima i malintenzionati si sentono incoraggiati e avallati nell’esprimere il peggio di sé contro chi percepiscono come diverso fuori dalla “norma”. Vogliamo unirci di piùLeggi Tutto

È caduto Bashar al-Assad, ultimo esponente di una dinastia di dittatori che ha martoriato la Siria per 50 anni. Comprensibile la soddisfazione di tanti a Damasco e in Siria per la fuga di un mostro che ha affogato nel sangue la rivoluzione della gente comune del 2011 svoltasi all’insegna della pacificazione, della dignità e della libertà. Assad, con l’appoggio della Russia e dell’Iran, e con silenzio complice delle democrazie occidentali, ha scatenato una terribile guerra civile che ha causato mezzo milione di vittime e milioni di profughi. A determinare la caduta del dittatore è stata l’offensiva di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) che in soli 10 giorni ha conquistato militarmente le principali città del paese e, infine, Damasco. L’HTS è un’alleanza raccogliticciaLeggi Tutto

Milizie jihadiste guidate da Hayat Takrir al-Sham (HTS) hanno conquistato in pochi giorni Aleppo, la seconda città della Siria e stanno marciando alla volta di Damasco. L’HTS raccoglie diverse formazioni islamiste reazionarie, fino al 2019 era aderente ad Al Qaeda (con il nome di al-Nusra). Oggi è appoggiata dal regime turco di Erdogan che li usa anche contro il popolo kurdo. La rapida avanzata dell’HTS evidenzia l’inconsistenza delle forze armate del regime del boia Assad. Infatti, quest’ultimo è riuscito a sopravvivere sinora grazie alle truppe fornite dall’Iran, dalla Russia e da Hezbollah, ora però impegnati in altri scenari di guerra.Questa ulteriore tragedia per i popoli siriani affonda le sue radici negli avvenimenti seguiti al 2011. In quell’anno iniziò una straordinaria rivoluzioneLeggi Tutto